Storia di Real Technologies

La storia di RT inizia nel 2010 ad Avellino, Sud Italia con un appassionato studente di ingegneria dell'automazione, Sergio Lapenna. Per sua iniziativa di fornire agli utenti di Internet una soluzione ICT per la gestione di risorse online, Sergio ha progettato l'originale piattaforma web Realer (2012) utilizzata per organizzare gli URL in categorie e cambiare le modalità di utilizzo per avere accesso immediato a gruppi di siti web come predisposto dall'utente. L'idea alla base di Realer era combinare l'uso di risorse virtuali e fisiche in un unico servizio, e così ha realizzato i primi prototipi del dispositivo Realino (2014) che permetteva di controllare a distanza semplici elettrodomestici tramite Internet. Inizia così la materializzazione di Realogy.

 

TRL

 

Da allora, i concetti di base e gli strumenti innovativi si sono evoluti in sistemi più complessi con funzionalità per l'Internet delle Cose, e ora c'è un forte interesse nello sviluppare ulteriormente Realogy per affrontare il futuro Internet che avrà un impatto sulla nostra vita quotidiana in quasi tutti i domini applicativi.

RT intende proseguire in modo appropriato, in Europa e nel mondo.

 

Prove

 

L'origine del brand Real


Sergio ha sempre voluto creare qualcosa di straordinario usando Internet ed evitando lo 'sviluppo senza progresso' — Pier Paolo Pasolini (1922-1975).

Tornando agli anni 2000, quando Sergio era un giovane sviluppatore indipendente, creò siti web per socializzare (ad es. speaking-central.com) e filosofare (ad. es. NoUtopy.org), tra gli altri. Con tutti questi siti web nel suo piatto, si sentiva spesso insoddisfatto perché mancava qualcosa.

Quando Sergio ha iniziato a parlare del suo ultimo progetto su Internet ai suoi più stretti collaboratori, Domenico e Luca, gli ha detto: "Voglio fare in modo che ciò che avviene nel mondo virtuale avvenga realmente nel mondo fisico. Sto lavorando a qualcosa che avrà un impatto sulla realtà. Ciò di cui c'è bisogno è la realtà di fatto".

Da qui il nome Realer. "Realer potrebbe significare 'più reale' e molte altre cose, ma mi piace pensarlo come 'realizzatore' in italiano, perché realizza fisicamente ciò che le persone decidono virtualmente", disse Sergio quando i suoi collaboratori gli chiesero il motivo di quel nome non riconosciuto.

L'uso della parola "real" per la denominazione del brand è stata una scelta successiva. Il nome Realino è derivato dalla scheda Arduino con cui il primo dispositivo di controllo remoto è stato prototipato.

Realino FP1
Primo prototipo del dispositivo di controllo Realino.

Per quanto riguarda il nome Realogy, è la parola portmanteau che unisce "Real" e "Technology".

Grazie per la lettura. Qui per fare grandi progressi!

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